Secondo la tradizione antica della Chiesa, dal momento che sant'Anna era sterile, insieme a suo marito Gioacchino rimasero senza figli fino alla vecchiaia. Continuamente addolorati dalla mancanza di figli pregarono Dio con la promessa che, se avesse concesso loro il frutto del grembo, lo avrebbero offerto a lui come dono. E Dio, ascoltando la loro supplica, li ha informati tramite un Angelo sulla nascita della Vergine. E così, attraverso la promessa di Dio, Anna concepì secondo le leggi della natura e fu ritenuta degna di diventare la madre della Madre di nostro Signore (vedi anche 8 settembre).
APOLITIKION
Σήμερον τῆς ἀτεκνίας δεσμὰ διαλύονται· τοῦ Ἰωακεὶμ γὰρ καὶ τῆς Ἄννης εἰσακούων Θεός, παρ' ἐλπίδα τεκεῖν αὐτοὺς σαφῶς, ὑπισχνεῖται θεόπαιδα, ἐξ ἧς αὐτός ἐτέχθη ὁ ἀπερίγραπτος, βροτὸς γεγονώς, δι' Ἀγγέλου κελεύσας βοῆσαι αὐτῇ. Χαῖρε Κεχαριτωμένη, ὁ Κύριος μετὰ σοῦ.
Símeron tís ateknías desmá dialýonte: toú Ioakeím gár kié tís Ánnis isakúon Theós, par' elpída tekín a̓ftús safós, ypischníte theópeda, ex ís a̓ftós etéchthi o aperígraptos, vrotós ghegonós, di'Anghélou keléfsas voísai a̓ftí. Chére Kecharitoméni, o Kýrios metá soú.
Oggi sono sciolti i vincoli della sterilità poiché Dio, esaudendo Gioacchino ed Anna, promette loro che, contro ogni loro speranza, genereranno la divina fanciulla, colei dalla quale egli stesso, l'incircoscrivibile, divenuto mortale, è stato partorito; lui che, mediante un angelo, ha comandato di acclamare a lei cosi: Gioisci piena di grazia, il Signore è con te.
Kontakion, tono 4
Fa festa oggi tutta la terra per la concezione di Anna, avvenuta in Dio: essa ha infatti concepito colei che oltre la ragione ha concepito il Verbo.