Santo Stefano era uno dei 70 Discepoli che Gesù aveva inviato ad annunciare l’arrivo del Regno di Dio (cfr. Lc 10), è ricordato in quanto primo martire cristiano e arcidiacono, era infatti il più anziano tra i sette diaconi stabiliti dagli Apostoli stessi. Sant’Asterio di Amasea dice che egli fu “il punto di partenza dei martiri, il maestro dei sofferenti per Cristo, il fondamento della retta confessione, in quanto Stefano fu il primo a versare il proprio sangue per l’Evangelo” (In S. Stephanum protomartyrem).
Il martirio di santo Stefano è narrato nel libro degli Atti degli Apostoli ai capp. 6-7. Una tradizione vuole che durante la sua passione, lontano sulle alture, stessero la Madre di Dio con il santo apostolo Giovanni il Teologo pregando con fervore per il martire. Il corpo del santo protomartire Stefano, che era stato gettato in pasto alle bestie, fu segretamente raccolto da Gamaliele illustre maestro ebreo e da suo figlio Habib, che gli diedero sepoltura in un loro terreno. E in seguito a ciò credettero in Cristo e accettarono il santo Battesimo.
La Chiesa Ortodossa celebra la memoria di Santo Stefano il 27 dicembre, terzo giorno della festa della Natività, il santo viene ancora commemorato il 2 di Agosto (Traslazione delle reliquie) e il 15 Settembre (Ritrovamento delle sue reliquie nell’anno 415).
Stefano, pieno di Spirito Santo, fissati gli occhi al cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla sua destra, e disse: «Ecco, io vedo i cieli aperti, e il Figlio dell’uomo in piedi alla destra di Dio». Ma essi, gettando grida altissime, si turarono gli orecchi e si avventarono tutti insieme sopra di lui; e, cacciatolo fuori dalla città, lo lapidarono. I testimoni deposero i loro mantelli ai piedi di un giovane, chiamato Saulo. E lapidarono Stefano che invocava Gesù e diceva: «Signore Gesù, accogli il mio spirito». Poi, messosi in ginocchio, gridò ad alta voce: «Signore, non imputar loro questo peccato». E detto questo si addormentò. (At 7, 55-59)
Tropario, tono 4
Il tuo capo è stato coronato di un diadema regale per le lotte che hai sopportato per il Cristo Dio, o primo lottatore tra i martiri: tu infatti, confutata la follia dei giudei, hai visto il tuo Salvatore alla destra del Padre. Supplicalo dunque sempre per le anime nostre.
Kontakion, tono 3
Il Sovrano è venuto ieri tra noi nella carne, e lo schiavo oggi se ne va dalla carne: ieri infatti colui che regna è stato partorito nella carne, e oggi il servo per lui è lapidato, e giunge a perfezione, il divino Stefano protomartire.
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